Accogliere un cucciolo: il benvenuto in casa
vita da gatto - IL BLOG DELL’ASSOCIAZIONE ROMEO
Adottare un cucciolo è un gesto bellissimo e di grande responsabilità: richiede attenzione, delicatezza e un piano ben definito. Qui di seguito troviamo alcune indicazioni pratiche per un’integrazione serena del nuovo arrivato.
Preparare l’ambiente
Prima dell’arrivo del cucciolo, valuta una zona tranquilla e dedicata: una camera o un angolo poco trafficato, con lettiera, ciotole per cibo e acqua, un tiragraffi, qualche gioco morbido.
Assicurati che la casa sia “a prova di cucciolo”: niente fili penzolanti, piante tossiche (molte piante comuni sono pericolose per i gatti), finestre aperte senza zanzariere chiuse, balconi non protetti.
Posiziona la ciotola dell’acqua in un luogo distinto da quello del cibo e da quello della lettiera: ai gatti piace avere spazi ben definiti.
Il primo giorno: calma e spazio
Quando arriva, lascialo esplorare da solo, senza costrizioni. Lascia aperta la porta del “riferimento” (zona lettiera/cibo/gioco) e permettigli di ambientarsi gradualmente.
Evita troppi stimoli o ospiti: meglio poche persone, ambientazione tranquilla, poche novità in un solo colpo.
Parla al cucciolo con tono basso, accogliente. Fagli sentire presenza, ma dagli spazio se chiede di stare da solo.
Inserimento con altri animali presenti
Se in casa sono già presenti altri animali (gatti, cani, conigli…), l’inserimento deve essere graduale:
Prima fase: separazione fisica. Tieni il cucciolo in una stanza separata, permettendo all’animale residente di “sentire” odore del nuovo arrivato tramite una coperta oppure scambio di ambienti brevemente.
Seconda fase: incontro visivo controllato. Usa una rete divisoria o una porta socchiusa. Observe come i due animali si osservano, se c’è curiosità o tensione. Non forzare il contatto.
Terza fase: primo contatto diretto. Quando entrambi sembrano tranquilli, lascia che si avvicinino in uno spazio neutro, sotto sorveglianza. Premia entrambi con coccole, magari piccoli snack (adatti ai rispettivi animali) per associare la presenza dell’altro a qualcosa di positivo.
Importante: dai attenzioni adeguate all’animale che già viveva in casa, per evitare che si senta “messo da parte” dal nuovo arrivo.
Monitora i primi giorni: è normale qualche soffio o ringhio da parte dei vecchi gatti, ma se c’è aggressività frequente o uno dei due si nasconde e non mangia: interrompi l’incontro e torna indietro di fase.
Nana
Routine e abitudini
Il cucciolo va inserito in una routine fin da subito: orari di alimentazione, gioco, pulizia della lettiera. I gatti amano la prevedibilità.
Gioco e stimolo: un cucciolo ha bisogno di stimoli (giochi, bastoncini, palline) e momenti di calma. Dedicagli sessioni di gioco breve (10-15 minuti) più volte al giorno, meglio se prima dei pasti per stimolare l’appetito.
Alimentazione: segui le indicazioni del veterinario o dell’associazione che ti ha messo in contatto. Alimentazione adatta ai cuccioli di gatto (crocchette/sciroppi specifici).
Lettiera: scegli una lettiera spaziosa, posta in luogo tranquillo. Non punire mai glissate o “incidenti”: semplicemente riposiziona lettiera e valuta se sono cambiati fattori (tipo posto rumoroso, lettiera sporca).
“Angolo rifugio”: ogni gatto, specialmente all’inizio, ha bisogno di un posto dove poter stare tranquillo, magari in alto (ripiano, mensola) o dietro un mobile. Offrilo.
Visite veterinarie, vaccini e sterilizzazione/castrazione
Una parte fondamentale dell’accoglienza di un cucciolo riguarda la sua salute: l’associazione raccomanda di rispettare le visite e i tempi corretti.
Visite iniziali
La prima visita veterinaria viene effettuata direttamente dall’Associazione Romeo prima dell’adozione. Durante questa visita si controllano il peso, le condizioni generali di salute del cucciolo e l’eventuale presenza di parassiti interni o esterni; inoltre, il veterinario definisce un piano sanitario personalizzato in base all’età e alle necessità del gattino.
Dopo l’adozione, sarà invece l’adottante a proseguire con i controlli successivi, in genere ogni 2–4 settimane fino al completamento del ciclo vaccinale o finché il cucciolo non sarà pienamente inserito e in buona salute nella nuova casa.
Vaccinazioni
Di norma, per i gattini seguiti dall’Associazione Romeo ODV, il percorso sanitario è già ben avviato prima dell’adozione, così da garantire al nuovo arrivato una base di salute solida e un’integrazione serena nella nuova famiglia.
In genere, l’Associazione Romeo provvede a somministrare il vaccino trivalente (detto anche “trifasico”), che protegge contro panleucopenia felina, calicivirus e herpesvirus felino. Nella maggior parte dei casi, il cucciolo riceve la prima dose e, se necessario, anche la seconda direttamente presso la nostra struttura, prima della consegna all’adottante.
Per quanto riguarda il vaccino contro la Leucemia felina (FeLV), la sua somministrazione viene valutata insieme all’adottante, poiché è particolarmente raccomandata solo se il gatto vivrà anche all’esterno o avrà contatti con altri felini. In questi casi sarà l’adottante, su consiglio del proprio veterinario di fiducia, a provvedere alla vaccinazione.
I richiami vaccinali successivi — di solito effettuati a distanza di 3-4 settimane dalla prima dose, e poi con cadenza annuale o secondo indicazione veterinaria — saranno gestiti direttamente dall’adottante, che dovrà mantenere aggiornato il libretto sanitario del gatto.
Oltre ai vaccini, l’Associazione Romeo esegue già i trattamenti antiparassitari di base, sia interni (sverminazione) sia esterni (pulci, zecche, acari), come parte del protocollo sanitario prima dell’affido. Dopo l’adozione, sarà compito dell’adottante proseguire regolarmente con questi trattamenti, secondo le tempistiche indicate dal veterinario.
In questo modo, quando il cucciolo arriva nella nuova casa, è già stato accuratamente visitato, trattato e vaccinato per le principali malattie, mentre l’adottante potrà proseguire il percorso sanitario con il proprio veterinario di fiducia, assicurando continuità alle cure e alla prevenzione.
Sterilizzazione / castrazione
L’associazione richiede che il cucciolo venga sterilizzato o castrato intorno ai 7 mesi di età, salvo indicazioni diverse del veterinario.
Sterilizzazione/castrazione: oltre a evitare cucciolate indesiderate, contribuisce a ridurre comportamenti tipo marcatura territoriale, fughe, aggressività, e riduce rischi sanitari (tumori, infezioni).
Dopo l’intervento: prevedi alcuni giorni di riposo tranquillo per il gatto, ambiente caldo e protetto, e limitazione delle attività troppo movimentate.
Qualche consiglio finale
Accogliere un cucciolo in casa è un momento emozionante, ma richiede anche molta pazienza e attenzione. Non bisogna aspettarsi che il piccolo si comporti subito come un gatto adulto: ha bisogno di tempo per capire dove si trova, chi siete e come muoversi nel nuovo ambiente. A volte bastano pochi giorni, altre volte servono settimane: ogni gatto ha i propri ritmi, e rispettarli è il primo passo per costruire una relazione serena e duratura.
È importante lasciare che il cucciolo esplori e si ambienti senza forzarlo, anche nei rapporti con altri animali o con le persone della casa. Forzare l’interazione, soprattutto nei primi tempi, può generare stress e diffidenza. Meglio procedere con calma, osservando i segnali che manda: se si nasconde, se evita il contatto o se preferisce stare in disparte, lasciamogli lo spazio di cui ha bisogno.
L’osservazione è infatti uno strumento prezioso. Un cucciolo che mangia poco, si nasconde spesso, si mostra aggressivo o si lecca in modo eccessivo potrebbe essere stressato o non sentirsi ancora al sicuro. Anche episodi di vomito o comportamenti insoliti meritano attenzione: in questi casi, è sempre consigliabile rivolgersi al veterinario per un controllo.
Costruire una buona relazione richiede tempo e delicatezza. Dedica al piccolo momenti di gioco quotidiani, coccole quando è lui a cercarle, e soprattutto rispetto dei suoi spazi e dei suoi tempi. I gatti, più di ogni altro animale, hanno bisogno di sentirsi liberi di scegliere quando e come interagire: è così che si crea fiducia.
Un altro aspetto da non trascurare è la sicurezza. Se il gatto potrà avere accesso all’esterno, valuta sempre la possibilità di applicargli un microchip, un collare con medaglietta identificativa e di predisporre un’area sicura dove possa uscire senza rischi. È bene ricordare che l’ambiente esterno può nascondere pericoli come il traffico, i predatori o malattie trasmissibili da altri animali.
Infine, l’adattamento non finisce con le prime settimane. Anche una volta inserito, il gatto continuerà a crescere, a cambiare abitudini e a consolidare la sua relazione con te e con l’ambiente. Mantenere una routine stabile, controlli veterinari regolari, momenti di gioco e attenzione ai segnali che ti manda lo aiuterà a vivere sereno e in salute nel lungo periodo.